Il datacenter che previene e supera le emergenze

Intervista a Gerald BERG – Process Manager Sales & Marketing Rosenberger OSI.

A cura di Francesca Sanguineti

Gerald Berg è Process Manager Sales & Marketing di Rosenberger Optical Solutions & Infrastructure (Rosenberger OSI), azienda che dal 1991 sviluppa e produce un ampio portafoglio di sistemi di cablaggio in fibra ottica e rame. Rosenberger OSI offre anche una varietà di servizi come la pianificazione, l’installazione e la manutenzione delle infrastrutture.

 

L’importanza di una connessione Internet stabile e funzionante è enorme, ce ne siamo accorti a livello globale nei mesi segnati dall’emergenza Covid-19. Abbiamo chiesto a un esperto di datacenter quale strategia le aziende e le organizzazioni dovrebbero perseguire per essere preparate a gestire una situazione come quella che abbiamo vissuto, che ha aperto gli occhi su scenari impensati e tuttavia da prevenire.

Il distanziamento sociale a cui interi paesi sono stati sottoposti ha costretto a svolgere tutte le attività scolastiche, ludiche e lavorative online, mettendo a dura prova i datacenter. A questo proposito quali sono le caratteristiche per il corretto funzionamento del datacenter per sostenere una simile situazione per un periodo di tempo così prolungato?

Senza data center funzionanti la vita e il lavoro digitali non sarebbero possibili, perché i datacenter sono anche un prerequisito per i servizi in cloud. In altre parole, ogni volta che si fruisce di servizi online, viene stabilita una connessione a un data center in background. Il datacenter ha quindi un ruolo centrale nell’elaborazione di grandi quantità di dati e deve essere sempre affidabile, non solo nei momenti di emergenza. Strutture precise, scalabilità e ridondanza sono le caratteristiche fondamentali per il corretto funzionamento dei datacenter. Nessuna applicazione IT potrebbe essere disponibile senza un cablaggio dati funzionante. La conseguenza gravissima sarebbe che dispositivi come server, switch e memoria non potrebbero comunicare tra loro e scambiare dati. Anche l’elaborazione, la fornitura e il backup delle informazioni non sarebbero possibili. Questo scenario mostra il ruolo cruciale svolto dal cablaggio.

 

Nel periodo del lockdown abbiamo preso consapevolezza sul fatto che il distanziamento sociale può rendersi necessario senza alcun preavviso e che la velocità, l’affidabilità e le prestazioni della rete sono essenziali nella quotidianità di tutti. Come si può pensare di essere pronti prima che si verifichino queste emergenze?

Il cablaggio dei dati per le aziende e organizzazioni di ogni dimensione era già importante e lo è diventato sempre più negli ultimi anni a causa della trasformazione digitale. Rosenberger OSI lavora da anni su una linea di orizzonte, ossia cercando sempre di guardare al futuro e di accompagnare le aziende all’ottimizzazione dei sistemi, dove il cablaggio dei dati svolge un ruolo importante affinché i data center possano resistere anche quando sottoposti a carichi importanti. Nel periodo Covid i datacenter con cablaggi strutturati secondo le più moderne tecnologie hanno potuto trarne vantaggio in termini di affidabilità e resistenza, ma anche di una modesta o addirittura nulla manutenzione da parte degli operatori. Le organizzazioni dovrebbero sapere che il cablaggio è la spina dorsale per la comunicazione nel datacenter e che gli elementi da cui è formato fanno una grande differenza. 

 

Può farci qualche esempio concreto?

Un fattore essenziale per elevate prestazioni di rete è l’attenta installazione dei connettori. Tutti i tipi di contaminazione devono essere evitati, motivo per cui le ferule del connettore devono essere pulite con strumenti adeguati prima dell’installazione e quindi esaminate al microscopio. La mancanza di cura va a ripercuotersi sulla trasmissione dei dati.

Rosenberger OSI da anni studia proprio questo aspetto e i sistemi di cablaggio PreCONNECT® PURE, ad esempio, tengono conto di questo concetto di sicurezza. Le interfacce sigillate di accoppiamento a fibra ottica sui cavi trunk proteggono le ferule dei connettori da sporco e danni durante l’installazione e prima della messa in servizio. In questo modo, anche durante un’emergenza come quella che ci ha costretti a casa, non è necessario l’intervento dell’operatore nel datacenter per le attività di pulizia dei connettori.

La nostra azienda, seguendo un modello di aggiornamento costante, riesce a rispondere alle crescenti necessità di velocità. Utilizzando 400GBASE-SR8 e il nuovo sistema di cablaggio PreCONNECT® SEDECIM, è possibile ottenere una trasmissione di 400 Gbit / s quando si utilizzano 2 x 8 fibre OM4, ottenendo così le massime velocità di trasmissione dei dati.

Un altro esempio sono i nostri pannelli PreCONNECT® da 19″ che costituiscono una soluzione ideale per il cablaggio del datacenter adatti a tutte le applicazioni IT come Ethernet e Fibre Channel e in particolare per le strutture Spine-Leaf. Questi pannelli sono caratterizzati dalla semplicità di installazione, veloce anche se effettuata da una sola persona.

Poiché lo spazio nei data center è spesso molto ridotto si ricorre più che mai alle soluzioni High Density. In tal senso il nostro LC-COMPACT Push-Pull-Boot è la soluzione ideale. Per l’alta densità delle porte finora venivano presi in considerazione soltanto connettori con linguette (tab) push-pull, che hanno lo svantaggio di una gestione poco pratica dei cavi. Avveniva di frequente, infatti, che le linguette rimanessero impigliate nei cavi durante il collegamento.

Grazie alla sua altezza ridotta, LC-COMPACT Push-Pull-Boot può essere usato nei box ottici da 19” PreCONNECT® SMAP-G2 High Density (HD) e SMAP-G2 Ultra High Density (UHD) per realizzare una densità di 72 o 96 porte per unità in uno spazio minimo.

Spero di aver portato tanti esempi concreti. Secondo la mia esperienza per le organizzazioni può essere decisivo tenere sempre il passo con i tempi, adattarsi agli sviluppi dei prossimi anni e costruire un’infrastruttura di data center a prova di futuro… e di emergenze.

Informazioni dettagliate su www.rosenberger.com/osi



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