Tenditalia. I tessuti Made in Italy per la schermatura solare

Tenditalia. I tessuti Made in Italy per la schermatura solare

Intervista a Roberto Lattanzio – Sales Director Tenditalia Spa

A cura di Luigi Torriani

TENDITALIA – Azienda italiana fondata nel 1977, con sede centrale a Vigevano (Pv), Tenditalia è leader a livello europeo nella produzione di tessuti tecnici per la schermatura solare (Tessuti per tende verticali, rullo, plissé e screen).

Quali sono le caratteristiche e i punti di forza di Tenditalia? Come si è evoluta negli anni l’azienda? Quali sono per voi oggi i Paesi e i mercati più importanti?

Tenditalia nasce negli anni Settanta grazie all’intuizione di due imprenditori della Lomellina, che guidavano un’azienda di successo specializzata nel trattamento chimico dei tessuti per il settore calzaturiero, e che decisero – nel 1977 – di espandere il business nel comparto dei tessuti per tende.

Il grande boom, per Tenditalia, arriva già all’inizio degli anni Ottanta, in un decennio di vera e propria esplosione del mercato delle tende nel nostro Paese, con la grande diffusione delle tende a lamelle verticali, nate negli Stati Uniti e arrivate in Italia in quel periodo, quando divennero un vero e proprio standard negli uffici e nelle aziende. Mentre all’estero le tende verticali vengono utilizzate anche nelle abitazioni, in Italia sono essenzialmente un prodotto per gli uffici, e hanno attraversato fasi commercialmente meno brillanti, dopo il successo degli anni Ottanta.

Successivamente Tenditalia ha consolidato la propria leadership di mercato, passando – nei decenni successivi – da poche unità di prodotto a un catalogo come quello attuale con oltre 400 articoli, e con la capacità di spaziare a 360 gradi nel mondo delle tende e dei tessuti tecnici per la schermatura solare, con proposte sempre più evolute per le tende a rullo, per quelle verticali e per quelle plissettate.

Oggi il 35% dei nostri fatturati viene realizzato in Italia, mentre il restante 65% è legato all’export. Lavoriamo soprattutto in Europa e nel bacino Mediterraneo, e abbiamo una presenza consolidata e importante specialmente in Germania, Paese nel quale sostanzialmente fatturiamo come in Italia, ovvero un 35% dei nostri fatturati complessivi. Siamo presenti anche con alcuni clienti in Nord America, in Sud America, in Australia e in Cina, ma il business per noi è principalmente focalizzato sui Paesi europei.

 

Un tema oggi imprescindibile e fortemente al centro del dibattito è quello della sostenibilità. In che modo i prodotti di Tenditalia possono contribuire su questo fronte, dal punto di vista del risparmio energetico, della regolazione termica negli edifici, della qualità dell’ambiente e della salvaguardia della salute e del benessere delle persone?

Le tende realizzate con i tessuti di Tenditalia hanno – in generale e tutte – lo scopo di preservare gli ambienti dall’eccesso di luce e di calore, riflettendo la luce verso l’esterno e consentendo quindi un notevole risparmio energetico.

Abbiamo una gamma di tessuti laminati particolarmente performanti che rappresentano dei veri e propri “schermi” contro il calore, ma abbiamo anche delle tende che impediscono al calore di uscire, funzionando come delle “coperte”. Abbiamo in catalogo alcuni prodotti innovativi al 100% riciclati, e proponiamo anche – per esempio – dei tessuti speciali in grado di distruggere la formaldeide, che negli ambienti chiusi può diffondersi nell’aria e può determinare effetti cancerogeni per la salute delle persone.

Siamo peraltro – che io sappia – l’unica azienda che propone tessuti per tende spesse soltanto 0,21 millimetri, tende ultrasottili che sono ignifughe, oscuranti al 100%, con livelli di riflessione del calore elevatissimi e con una riduzione significativa dell’impatto energetico.

Le soluzioni proposte da Tenditalia sono tante, ma hanno tutte in comune l’alto grado di innovazione tecnica finalizzata a migliorare la qualità degli ambienti interni e a garantire un risparmio importante in termini energetici.

 

Come si sono evoluti nel tempo – dal punto di vista estetico e cromatico – i gusti delle persone per quanto riguarda le tende e le strutture per la schermatura solare? Quali sono oggi le tendenze più interessanti?

I nostri – come ho detto – sono tessuti tecnici, che nascono con l’obiettivo di soddisfare esigenze empiriche, e non sono prodotti di design. Certamente sono tessuti che garantiscono anche un impatto visivo piacevole, con proposte in tinta unita a colori pastello o accesi, proposte sempre adeguate all’evoluzione dei gusti e delle preferenze nelle varie fasi storiche e nelle diverse aree geografiche.

Siamo in grado di soddisfare tutte le esigenze ma certamente il brand Tenditalia è conosciuto e apprezzato sul mercato per l’innovazione tecnica e di prodotto più che per la ricerca sul piano estetico e del design.

 

Che impatto ha avuto il Covid sulla vostra azienda? In che modo siete riusciti a superare questo momento per tutti molto difficile, e quali nuove opportunità intravedete per il futuro nel mondo tessile?

Preferisco concentrarmi su Tenditalia ed evitare complessi discorsi generali sul settore tessile, che personalmente vedo in una fase ricca di opportunità ma anche molto delicata, con fenomeni caotici a livello logistico e con una dipendenza eccessiva dell’Europa dalla Cina e dai Paesi asiatici.

In Tenditalia abbiamo reagito all’emergenza Covid con inaspettata lucidità e con una sorta di calma analitica, che ci ha permesso di superare questo frangente difficile senza eccessivi danni.

Avendo anche un codice Ateco di tipo chimico abbiamo avuto la possibilità di rimanere sempre aperti, anche durante la fase di lockdown nazionale. Siamo stati bravi ad approvvigionarci nei tempi giusti e a sfruttare la nostra tradizionale politica delle scorte, abbiamo sempre avuto i magazzini adeguatamente forniti e abbiamo sempre lavorato, vendendo sui mercati che di volta in volta presentavano la situazione pandemica migliore e quindi le minori restrizioni (quando l’Italia andava male, la Germania – per esempio – presentava un quadro migliore, e viceversa).

Abbiamo osservato scrupolosamente le regole evitando contagi in azienda e ricorrendo al lavoro a distanza per le persone impiegate negli uffici, ma crediamo che soluzioni lavorative di questo tipo siano ottimali soltanto in fasi di emergenza, e preferiamo – in condizioni normali – che i nostri collaboratori vengano in azienda per lavorare.

Quello che abbiamo imparato dalla pandemia è sicuramente la capacità di gestire prontamente e in modo flessibile un’emergenza di qualsiasi genere, e se in futuro delle altre situazioni emergenziali – ma ovviamente ci auguriamo di no… – dovessero ripresentarsi, saremo pronti ad affrontarle.



Accetta la nostra privacy policy prima di inviare il tuo messaggio. I tuoi dati verranno utilizzati solo per contattarti in merito alla richieste da te effettuate. Più informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close