Intervista a Roberto Fertilio – CEO F.&F. Srl La Fertilseta
F.&F. LA FERTILSETA – Storica azienda tessile comasca, F.&F. La Fertilseta produce tessuti per scialli, sciarpe, foulards e altri accessori, collaborando con i maggiori brand del comparto lusso, da Giorgio Armani a Ermenegildo Zegna, da Bottega Veneta a Christian Dior a Ralph Lauren.
Il team di progettazione di F.&F. La Fertilseta propone ogni anno oltre 2mila design, con un archivio sempre più ampio costruito fin dalla fondazione dell’azienda, nel 1950. Inoltre ogni singolo articolo può essere personalizzato in base alle specifiche esigenze del cliente. Come si sono evolute l’estetica e il design negli anni e quali sono oggi le vostre idee e proposte di punta per le collezioni?
Oggi nella moda nulla si crea e nulla si inventa da zero, piuttosto si rielabora prendendo spunto dai cataloghi che sono stati costruiti negli anni. La nostra forza sta proprio nel nostro enorme archivio storico. Quando uno stilista ci chiede un tessuto, noi peschiamo nell’archivio e facciamo proposte che prendono sempre spunto da qualcosa che già c’è, anche se naturalmente lavoriamo sempre personalizzando, aggiornando e attualizzando i vecchi disegni, tenendo conto dell’evoluzione del gusto e delle esigenze del committente. In questo modo peraltro – in una sorta di circolo virtuoso – arricchiamo anche ogni anno l’archivio stesso. Abbiamo delle disegnatrici CAD che lavorano molto bene e il nostro obiettivo è sempre quello di coniugare al meglio tradizione e innovazione.
F.&F. La Fertilseta lavora su tutte le più importanti fibre (cotone, lino, seta, bambù, modal, modal e seta, modal e cashmere, …). Quali sono le fibre sulle quali oggi lavorate maggiormente?
Una tendenza evidente degli ultimi anni è il ritorno alle fibre naturali, e in particolare: la lana e il cashmere per le stagioni invernali, il cotone e il lino per l’estate, la seta per tutte le stagioni. Le fibre sintetiche e chimiche nel comparto lusso non interessano più a nessuno, e le abbiamo ormai tolte dalle collezioni. C’è poi oggi una crescente attenzione per i tessuti organici, che è il corrispettivo – nella moda – del crescente successo dei prodotti Bio in ambito food. In vista della prossima estate uno dei fiori all’occhiello della nostra proposta è costituito proprio da tessuti in cotone al 100% organico, e proporremo con sempre maggiore forza anche sete organiche, lane organiche, modal e lana e modal e seta. E in questo ritorno alla natura un aspetto importante è anche quello dell’ecologia e del rispetto dell’ambiente. La tendenza green nel settore tessile è inarrestabile e F.&F. La Fertilseta è in prima linea in questa rivoluzione. Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto sul fronte del risparmio di energia (abbiamo oggi un impianto fotovoltaico), del risparmio di CO2 e della riduzione dei consumi di acqua. Non sono semplicemente dei proclami ma dei fatti concreti. Per esempio: noi oggi sfruttiamo l’ultima acqua di lavaggio delle pezze (che è sostanzialmente pulita) riutilizzandola come prima acqua per il lavaggio dei quadri di stampa.
Il web sta diventando – anche per le aziende tessili che vendono soltanto nel B2B – un canale sempre più importante, sia come vetrina sia per la possibilità di creare un e-commerce. F.&F. La Fertilseta si muoverà nei prossimi anni con investimenti su questo fronte?
La nostra è un’azienda di produzione pura, non abbiamo alcuna tentazione di creare prodotti da vendere direttamente al pubblico, e sul fronte B2B lavoriamo bene così. Abbiamo un rapporto consolidato come fornitori di tessuti per tutte le maggiori griffe dell’alta moda. Sono nostri clienti – per esempio – Armani, Gucci, Ermenegildo Zegna, Dior, McQueen, Bottega Veneta, Zadig&Voltaire, e tanti altri nomi importanti. Sicuramente il web può essere oggi una grande opportunità – in altri settori – per molte aziende, ma non è il nostro caso. Per noi – che lavoriamo come produttori puri – quello che conta non è la visibilità online ma il mantenere i contatti giusti con le aziende.
Quanto è importante per F.&F. La Fertilseta il mercato interno italiano e che peso ha l’export sul totale dei fatturati? Continuerete a lavorare prevalentemente per il mercato europeo o intravede la possibilità – per i prossimi anni – di esportare anche al di fuori dell’Europa?
L’export rappresenta oggi circa il 70% del nostro fatturato, e vendiamo bene già ora – oltre che in Europa – anche in America e in Asia. Siamo un’azienda orgogliosamente italiana e produciamo tessuti Made in Italy per i grandi player del comparto lusso in tutto il mondo. Nell’alta moda, peraltro, molte società di origine italiana sono state negli ultimi anni acquistate da stranieri o hanno spostato le loro sedi all’estero, per cui è chiaro che oggi non è più possibile – per un’azienda che produce tessuti – vendere soltanto sul mercato interno italiano.