Emilio Cavallini – Stilnovo calze e collant dal 1970

Intervista a Emilio Cavallini – Fondatore Stilnovo Srl

A cura di Luigi Torriani

EMILIO CAVALLINI – Stilista e imprenditore italiano, ha fondato nel 1970 a San Miniato (Pisa) Stilnovo srl, azienda leader nella produzione di calze e collant, vendute direttamente con il brand Emilio Cavallini o realizzate per i più celebri brands della moda. Nel 1986, con decreto dell’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga, ottiene il titolo di Cavaliere, mentre nel 1993 Oscar Luigi Scalfaro gli conferisce l’onorificenza di Commendatore. Nel 2010 è uscito per l’editore Skira, in edizione italiana e inglese, il libro d’artista “Emilio Cavallini”, avvolto in una calza a rete.

Emilio CavalliniIl suo successo professionale inizia negli anni Sessanta, e parte dalla collaborazione con Mary Quant, la nota stilista britannica conosciuta da tutti come l’inventrice della minigonna. Con la diffusione delle gonne corte il collant non è più un semplice indumento di biancheria intima ma diventa un vero e proprio accessorio, un elemento imprescindibile di eleganza e di seduzione femminile. Il cambiamento è epocale, e di questa rivoluzione lei è stato uno dei maggiori protagonisti, riconosciuto in tutto il mondo come l’imprenditore/artista visionario che ha cambiato la storia della calzetteria. Ci può raccontare come è nata la collaborazione con Mary Quant, com’era la Swinging London, che atmosfera si respirava in quegli anni e come nasce la sua passione per le calze?

Fin da giovanissimo sono stato attratto dall’idea di viaggiare e di scoprire il mondo e tutto quello che può offrire. Mio padre sognava per me un futuro da commercialista ma io ero interessato alla moda, e un giorno me ne andai a Londra, città che negli anni Sessanta era a dir poco affascinante e ricchissima di stimoli creativi. A Londra fui preso per uno stage nello studio di Mary Quant in King’s Road. Lei si circondava di giovani talenti e ci spronava continuamente a dare il meglio, lasciando al tempo stesso grande libertà. Chiedeva a ognuno di noi di cosa volevamo occuparci, e quando fu il momento di pensare alle calze – accessorio diventato fondamentale dopo l’invenzione della minigonna, nessuno si offrì volontario. Mi feci avanti io: il progetto calze mi interessava e conoscevo bene il prodotto, perché nel mio paese – in Toscana – c’era una fabbrica di calze, e fin da bambino avevo sempre visto le donne che uscivano dalla fabbrica indossando calze spesso molto belle ma diverse da quelle che conosciamo oggi. A quel tempo le calze avevano la cucitura perché erano prodotte su telai e non su macchine circolari, e la sfida che allora mi posi fu quella di riuscire a creare dei collant senza cuciture.

Nel 1977-78, tornato ormai da tempo in Italia, ripresi l’idea a livello imprenditoriale e lanciai – come primo prodotto di grande successo sia creativo che commerciale – le calze a rete, prodotto di cui sono considerato uno dei “padri” a livello mondiale. La genesi delle calze a rete firmate Emilio Cavallini è molto semplice, e nasce dall’abbinamento tra le calze e un’altra mia grande passione, le reti. Chiesi a un’azienda che produceva reti per salami di collaborare con me e da questa collaborazione sono nate le prime calze a rete a struttura tubolare continua.

 

Lei ha dichiarato in diverse interviste che ama “vivere la notte” e osservare vestiti e calze indossate dalle persone. Come si è evoluto negli anni il look femminile “da serata” e quali sono oggi gli “errori” estetici più frequenti delle donne?

Il mondo della notte e dei giovani è sempre stato molto stimolante per me perché mi ha sempre fornito grandi spunti a livello creativo e mi ha consentito di percepire le nuove tendenze attraverso l’osservazione degli accostamenti più originali e arditi che le ragazze osavano fare. Parlo al passato perché oggi – al di là di quelli che possono essere gli “errori” estetici, che c’erano una volta come ci sono oggi – c’è sicuramente più appiattimento rispetto a un tempo, è tutto più standardizzato, anche i giovani sono diventati conformisti nell’abbigliamento e soltanto gli addetti ai lavori del mondo della moda osano di più.

 

Leggings e tute: considerati un tempo come capi puramente funzionali e sportivi, possono essere proposti anche in forme eleganti e sensuali, e Stilnovo – Emilio Cavallini ha delle collezioni dedicate. Come vanno abbinati i leggings e quali sono gli “orrori” da evitare?

In realtà io non vedo nessun errore e nessun “orrore” negli abbinamenti con i leggings. Vedo anzi una grandissima versatilità del prodotto: i leggings si possono indossare sia nel quotidiano che per serate particolari, sono un capo facilmente abbinabile e con il quale è dificile sbagliare.

 

Anche nell’uomo la calza è un accessorio e un dettaglio importante. Oltre alle collezioni di calzini maschili, Stilnovo – Emilio Cavallini propone anche soluzioni più audaci, come i mantyhose (collant da uomo) e i meggings (leggings da uomo). Quale successo stanno avendo queste proposte (mantyhose e meggings), e qual è la loro utilizzabilità da parte dell’uomo “comune”?

La collezione di collant maschili è nata nel 2009 quasi per gioco, per rispondere alle esigenze di una nicchia della clientela maschile, uomini che volevano indossare un prodotto femminile e che non esitavano ad acquistare e a indossare i nostri collant da donna in taglia grande. Poi ci siamo accorti che il pubblico avrebbe potuto essere più ampio del previsto, e che quello che all’inizio sembrava uno scherzo avrebbe potuto diventare qualcosa di serio. In tutto il modo si è creato un certo interesse per la nostra idea dei collant maschili, si è sviluppato un vero e proprio nuovo trend, e a un certo punto abbiamo capito che era necessario identificare il prodotto con una nuova parola: “mantyhose” (man + pantyhose). Il prodotto è molto confortevole, è coprente e pesante quasi quanto un pantalone, e sta avendo un certo successo. I mantyhose vengono indossati con pantaloni corti o sotto pantaloni strappati, e i mercati di riferimento sono oggi i Paesi del Nord Europa, gli Stati Uniti e il Canada.

 

La sua azienda – Stilnovo Srl – produce e distribuisce collant in tutto il mondo, vendendo poi al pubblico con il marchio Emilio Cavallini e lavorando al tempo stesso per conto dei più importanti brands di moda femminile. Quali sono per voi oggi i clienti e i mercati più interessanti, e quali strategie avete messo in campo negli ultimi anni per rimanere competitivi in un contesto molto difficile come quello attuale? La creazione di un canale e-commerce, che gestite direttamente, sta dando dei buoni frutti?

Sicuramente per la calzetteria il periodo attuale non è tra più facili, anche se si parla di un nuovo ritorno e c’è ottimismo.

Noi abbiamo sempre cercato di differenziarci dalla concorrenza offrendo un prodotto di alta qualità e sempre in linea con le tendenze moda. La donna che indossa i nostri collant deve sentirsi appagata, e il nostro obiettivo è sempre quello di rendere il collant un accessorio moda decisivo, capace di stravolgere un semplice look, e mai un mero indumento intimo che si limita ad assolvere il compito di coprire le gambe quando fa freddo o quando è necessario.

I nostri clienti di riferimento sono sempre state le grandi catene e i department stores di alto livello, che però, più o meno in ogni Paese del mondo, stanno avendo una flessione e sono in un periodo negativo dal punto di vista delle vendite. L’unico canale che ci sta dando grandi soddisfazioni oggi è l’e-commerce, che incrementa ogni anno il fatturato e sul quale puntiamo sempre di più.



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