DATASYS. LE INTERVISTE DOPPIE ep.5 (TRIPLE!)

DATASYS. LE INTERVISTE DOPPIE TRIPLE ep.5

Intervista tripla a Maurizio Desio, Enrico Seregni e Luigi Torriani

1. Ciao! Come vuoi presentarti ai lettori del Datasys Magazine? Chi sei? Quali sono le tue passioni e i tuoi hobby?

MAURIZIO DESIO:Buongiorno! Sono Maurizio Desio e sono uno dei fondatori della Datasys (nel 1981) e dalla Datatex (nel 1987), aziende che abbiamo fondato – con altri soci – io e Franco Torriani, che era il padre di Luigi. La mia attività oggi è quella di far crescere la nuova generazione di manager e amministratori, affiancandoli nell’operatività quotidiana e nella gestione strategica delle nostre società.

Non sono mai riuscito ad eccellere in nessuno sport o hobby, ma mi interesso di molte cose, dalle auto storiche alla vela, dallo sci al giardinaggio. Partecipo a gare di regolarità con auto degli anni Sessanta e sono particolarmente orgoglioso – per quanto riguarda il mio giardino – della collezione di Iris (“spadoni” in dialetto monzese), collezione che comprende oltre cinquanta varietà, del roseto e della collezione di Agapantus.

LUIGI TORRIANI:Ciao! Sono Luigi Torriani e sono uno dei proprietari di Datasys Network e di Datatex. In azienda – oltre alle attività legate ai miei ruoli nei consigli di amministrazione delle società – mi occupo di marketing e comunicazione, di contenuti online e webinar, dell’organizzazione di eventi e della direzione delle nostre riviste aziendali, Datasys Magazine e Datatex Magazine. Le mie grandi passioni sono: i libri (sono anche titolare di una libreria in Provincia di Como), la musica, i film, le passeggiate e la cucina.

ENRICO SEREGNI: Buongiorno! Sono Enrico Seregni, Amministratore di Datasys Network. Nel tempo libero mi piace fare sport – soprattutto sci e ciclismo – e sono un grande appassionato di cucina, oltre che – così si dice – un ottimo cuoco.

 

2. Quando hai iniziato a lavorare in Datasys? Cosa ricordi di quando hai cominciato a lavorare con noi e del primo anno di lavoro?

MAURIZIO DESIO: Come dicevo, sono uno dei fondatori dell’azienda, e sono quindi presente fin dal 1981. Del primo anno di lavoro ricordo con piacere il progetto davvero molto interessante che abbiamo realizzato per la Frette, la storica azienda tessile di biancheria di lusso, per la quale abbiamo ridisegnato completamente il sistema informativo su IBM S/38. Ricordo poi un ragazzino al primo impiego, mio allievo: Stefano Moro, che ai tempi aveva diciannove anni ed entrava in Datasys come uno dei primi dipendenti dell’azienda, e che oggi è il Direttore Tecnico di Datatex.

LUIGI TORRIANI: Mio padre, Franco Torriani, è uno dei fondatori di Datasys (nel 1981) e di Datatex (nel 1987), ed è stato per tanti anni il socio di Maurizio Desio. Quando purtroppo è morto mio papà, otto anni fa, mi sono trovato improvvisamente a dovermi occupare concretamente dell’azienda, scoprendo dall’interno – dopo un periodo di “ambientamento” – una realtà aziendale molto interessante e affascinante. Ho iniziato dunque a lavorare in Datasys e in Datatex nel 2015, anno che mi è servito soprattutto per imparare e per capire il funzionamento di tutti i meccanismi societari, finanziari e operativi, per conoscere le persone e per elaborare i primi progetti di marketing che avrebbero poi dato vita, successivamente, alle nostre nuove riviste aziendali cartacee e online.

ENRICO SEREGNI: Lavoro in Datasys dal 1991, sono presente in azienda da più di trent’anni e ho ricoperto diversi ruoli prima di diventare dirigente e poi (nel 2018) Amministratore della società. All’inizio ero nell’ufficio marketing, dirigevo la nostra rivista aziendale (che ai tempi si chiamava “Network News”) e curavo i rapporti con IBM, di cui eravamo uno dei principali Business Partner. Del primo anno di lavoro conservo degli ottimi ricordi: una cordialità inusuale per il mondo aziendale, una bella squadra e un ottimo lavoro di lancio di quelli che in quel momento rappresentavano i nostri nuovi prodotti su piattaforma AS/400, ovvero Packman (ERP proprietario di Datasys per le aziende di produzione) e Magic (ERP proprietario di Datasys per il settore chimico-farmaceutico).

 

3. Cosa apprezzi maggiormente del tuo lavoro e quali sono – secondo te – le caratteristiche positive e i punti di forza del mondo Datasys?

MAURIZIO DESIO: Del mio lavoro apprezzo anche le “grane” quotidiane e i continui problemi da risolvere, di tipo burocratico e amministrativo, nella gestione del personale e per quanto riguarda il rapporto con i clienti e il lavoro tecnico e di prodotto. Tutto ciò che mi stimola a ragionare per trovare una soluzione in qualche modo mi piace sempre.

Trovo poi molto interessante viaggiare, conoscere da vicino la realtà delle aziende nostre clienti e confrontarmi in modo costruttivo con imprenditori e amministratori.

Uno dei grandi punti di forza di Datasys è la cultura e lo skill sulle diverse aree gestionali, una cultura che si è formata e consolidata in oltre quarant’anni di attività. Riusciamo a parlare il linguaggio dei nostri clienti, fornendo soluzioni informatiche di forte impatto organizzativo e in grado di migliorare concretamente i processi aziendali, anche grazie alla qualità dei nostri prodotti proprietari, sui quali il nostro laboratorio è concentrato quotidianamente.

La capacità di integrare diverse soluzioni e piattaforme – dal gestionale alla Business Intelligence, dal workflow al web all’infrastruttura tecnologica – ci pone come partner a 360 gradi dei nostri clienti, in particolare nel manufacturing, nel tessile, nel chimico e nel food.

LUIGI TORRIANI: Per quanto riguarda la parte marketing mi piace intervistare imprenditori e manager delle aziende clienti e lavorare continuamente su nuovi progetti e nuove idee. Per quanto concerne invece il mio ruolo di socio dell’azienda apprezzo soprattutto le riunioni in cui si parla di strategie, di piani, opportunità, novità e proposte.

Punti di forza di Datasys sono: solidità, continuità,affidabilità, esperienza, livello internazionale dei prodotti (NOW ERP by Datatex, di cui Datasys è il rivenditore per l’Italia, ha clienti in 46 nazioni), profonda conoscenza del tessuto industriale e imprenditoriale italiano, flessibilità e capacità di innovare, anche nell’ambito delle web app e delle soluzioni di cloud e hosting.

ENRICO SEREGNI: Apprezzo molto il fatto di avere un coinvolgimento attivo nelle scelte strategiche aziendali, e considero positivamente l’occasione di avere confronti quotidiani con il management, che è sempre molto collaborativo.

La grande forza di Datasys è legata alla presenza di un ottimo laboratorio software interno all’azienda, e quindi alla possibilità di proporre sul mercato dei prodotti ERP proprietari – sviluppati e continuamente aggiornati dalla nostra squadra – e di seguire le aziende clienti con progetti su misura ad alto tasso di creatività e di innovazione.

 

4. Dal punto di vista professionale qual è stato il momento più importante, e quale il risultato più significativo, che hai raggiunto da quando lavori in Datasys? Vuoi raccontarci poi anche un aneddoto curioso o divertente riguardante la Datasys?

MAURIZIO DESIO: Ci sono stati in quarant’anni tanti successi e tanti momenti importanti ma anche qualche frangente non facile. Il momento più difficile è stato nel gennaio del 2015, quando è morto improvvisamente il mio amico e socio Franco Torriani, il padre di Luigi, che ha fondato insieme a me la Datasys e la Datatex e con il quale ho condiviso 35 anni di lavoro e di confronti quotidiani sulle scelte e le strategie aziendali. In quel momento mi sono sentito perso ma subito dopo ho sentito una forza nuova che mi spingeva a farmi carico delle responsabilità nella conduzione dell’azienda. Sono passati da allora otto anni e sta piano piano emergendo una nuova generazione nella proprietà e nel management, nuova generazione che continuo ad affiancare aiutandola con la mia esperienza e con le capacità imprenditoriali consolidate in oltre quarant’anni di attività.

Gli aneddoti da raccontare potrebbero essere innumerevoli. Ne ricordo un paio che ancora oggi mi fanno sorridere.

Il primo risale al 1987, in occasione dell’ITMA di Parigi. Parto da Milano in macchina con una ragazza che conosce bene ie lingue e che avevamo reclutato per la fiera. Bellissima ragazza, e devo dire anche molto prosperosa e vistosa, si chiamava Roberta. Io avevo 35 anni e lei ne avrà avuti 25. Lì per lì non dico niente a mia moglie Silvia sulla presenza della ragazza, perché avevo paura che potesse equivocare, ma il problema è che lei lo scopre pochi giorni dopo parlando in ufficio con dei colleghi. A quel punto mi dice: “facciamo così, io non ho voglia di litigare ma adesso per recuperare devi portarmi a Parigi!”. Così sono andato a passasre una bellissima settimana a Parigi con mia moglie.

Un altro aneddoto divertente risale agli anni Novanta. Decidiamo di fare una riunione dei manager di Datasys in Liguria, un fine settimana. La domenica pomeriggio propongo di andare tutti a fare un giro sulla mia barca a vela e sembrano tutti contenti, tranne un nostro dirigente di filiale del Veneto che mi dice subito che preferisce aspettarci al porto perché soffre il mal di mare (mare che peraltrro in quel momento era piatto come una tavola…). A qul punto partiamo, ma dopo dieci minuti noto che uno dei manager (non faccio nomi; oggi è in pensione ma sicuramente si ricorderà dell’episodio se legge questa intervista…) sembra sempre più pallido e agitato. Gli dico: “siamo appena partiti, se non stai bene torniamo indietro…”. E lui: “ma va, figurati, sto benissimo! Adoro il mare”. Il risultato è che poco dopo l’ho trovato sdraiato che vomitava, e così è rimasto per un’ora! La morale di questa storia è che la vela può essere una grande esperienza di Team Building, ma non se soffri il mal di mare…

LUIGI TORRIANI: Tra i momenti professionali per me più significativi posso citare – per quanto riguarda la parte marketing – il momento in cui abbiamo lanciato le nuove riviste aziendali Datasys Magazine e Datatex Magazine, nel 2016, e per quanto concerne il mio ruolo di socio delle aziende il momento in cui sono diventato Presidente di Datatex Consulting, nel 2018.

Un aneddoto che oggi ricordo con piacere risale al 29 dicembre del 2020. Dovevo assolutamente andare in ufficio a Milano, sia perché avevamo una riunione sia perché dovevo firmare un contratto importante riguardante un nuovo cliente, ma il problema era che aveva nevicato tutta notte, le strade erano coperte di neve e io abito in collina, nel Triangolo Lariano, a più di un’ora di macchina dagli uffici. Avevamo appuntamento alle dieci del mattino, sono partito da casa alle sei e dopo una lunga odissea durata quasi quattro ore – tra camion bloccati di traverso e macchine che si fermavano e non riuscivano a ripartire –  sono arrivato appena in tempo per la riunione. È stato faticoso ma in fondo anche divertente, un tour della Brianza innevata che non si ha l’occasione di fare spesso.

ENRICO SEREGNI: Il momento per me più importante, dal punto di vista professionale, è sicuramente rappresentato dalla nomina – nel 2018 – ad Amministratore di Datasys Network, il punto più alto raggiungibile dopo trent’anni di crescita in azienda.

Di aneddoti ce ne sarebbero tanti da raccontare. Ne ricordo uno: siamo agli inizi degli anni Duemila e durante un kick off aziendale la proprietà regala a ogni manager un paio di pattini in linea, che volevano simboleggiare l’importanza di “pattinare” velocemente sul lavoro, di procedere speditamente nel business. Sicuramente il significato metaforico del regalo era del tutto condivisibile, ma diciamo che a qualcuno scoppiò quasi da ridere perché dal punto di vista empirico – soprattutto per i manager più agées – i pattini non erano propriamente un regalo che si sarebbe potuto utilizzare nella quotidianità…

 

5. Dicci un pregio e un difetto del /della collega che sta condividendo con te questa intervista doppia e raccontaci qualcosa su come avete collaborato e collaborate in azienda (successi, scontri, discussioni, dibattiti)?

MAURIZIO DESIO: Pregi di Luigi sono sicuramente la grande costanza e la grande determinazione che lo accompagnano sempre, pregi che qualche volta – quando li porta all’estremo – possono diventare dei difetti.

Enrico è sempre impeccabile e “politicamente corretto” nell’atteggiamento e nello stile, come anche nell’abbigliamento, e questo è certamente un pregio, molto apprezzato oggi. Un suo difetto è che racconta con un po’ troppo gigantismo e un po’ troppa enfasi sia le sue uscite in bicicletta sia le sue doti da chef e le sue performance culinarie.

LUIGI TORRIANI: Pregi di Maurizio sono certamente: la grande esperienza, la forte conoscenza sia del mondo informatico sia degli aspetti finanziari e amministrativi, la calma che dimostra sempre di avere (qualità molto apprezzabile in un mondo come quello di oggi, nel quale troppe persone si agitano, insultano e gridano inutilmente), la voglia di discutere sempre su idee e proposte nuove, anche quando possono apparire a prima vista troppo originali o difficili da realizzare. Un difetto di Maurizio è che quando è molto “incasinato” o sta viaggiando all’estero diventa in certe giornate quasi “imprendibile” perché ha troppi impegni.

Pregi di Enrico sono sicuramente: la precisione, l’attenzione al dettaglio, la puntualità, la disponibilità, la grande conoscenza della storia e delle caratteristiche del mondo informatico italiano. Un difetto è che potrebbe procurare qualche intervista in più da pubblicare sul Datasys Magazine, date le molte conoscenze importanti che ha accumulato negli anni nel mondo informatico e nelle aziende italiane!

ENRICO SEREGNI: Di Maurizio apprezzo il grande talento da imprenditore, l’inventiva imprenditoriale che ha sempre messo in campo con successo per oltre quarant’anni e che ancora oggi lo contraddistingue. Di Luigi apprezzo la forte e ampia preparazione culturale, qualità non frequente da trovare nelle aziende, la capacità di comunicazione e i risultati che sta raggiungendo con il Datasys Magazine, oggi punto di riferimento molto importante per farci conoscere sul mercato.

Un difetto di Maurizio è che quando siamo in macchina per delle trasferte di lavoro vuole sempre guidare lui, che è un grande appassionato di auto, e non c’è verso di convincerlo ad alternarsi con me alla guida. Mentre Luigi ha il difetto opposto: non ama guidare in autostrada, per cui devo fare tutto il viaggio io alla guida.



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