Coronavirus. Il punto di vista degli imprenditori tessili – Stefan Schmidt
Intervista a Stefan Schmidt – Department Manager Technical Textiles IVGT
IVGT – È la più grande associazione tedesca delle industrie tessili, con oltre 170 grandi aziende associate, e una rappresentanza che copre il 60% del settore in Germania e un volume di affari superiore ai 6,6 miliardi di euro.
Quale sarà secondo lei l’impatto dell’emergenza Coronavirus sul settore tessile tedesco, e che cosa chiedete – come imprenditori – alla politica tedesca ed europea?
L’emergenza Coronavirus sta avendo conseguenze drammatiche, non solo per l’industria tessile ma per l’industria a livello globale. Lo storico detto “mantieni la calma e vai avanti” diventa oggi per certi versi obsoleto, perché tutto è ormai interdipendente. La situazione attuale dimostra la vulnerabilità e la dipendenza dell’economia europea dal commercio senza barriere e dai nostri partner commerciali internazionali. La nostra economia si può basare quindi soltanto sulla produzione locale e sul valore aggiunto costituito dall’esperienza e dal know-how a lungo termine, nonché sulla capacità di creare innovazione. Soprattutto politici e legislatori devono comprendere quanto sia importante la produzione locale, in Germania e in ogni altro Paese, per la vita quotidiana delle persone. Dal nostro punto di vista, dunque, la richiesta alla politica tedesca ed europea non cambia, ed è questa: “abbiamo bisogno di un sostegno affidabile a lungo termine e di risorse adeguate per il nostro settore”. Le aziende produttrici dell’industria tessile attraverseranno problemi enormi, legati a carenze di ordini, ritardi nei pagamenti, lavori di breve durata e burocrazia di ogni genere, ma in qualche modo i negozi e i fornitori di servizi dovranno capire rapidamente come sopravvivere. Certamente lavorare insieme e aiutarsi a vicenda è ora più che mai necessario.
L’emergenza Coronavirus ha costretto le aziende ad adottare in tempi rapidissimi lo smart working per i dipendenti. Può essere un’opportunità anche per il futuro?
Uffici in casa, video conferenze, lavoro sul CLOUD sono oggi realtà molto richieste. Sfortunatamente, questo non può cambiare la situazione dei dipartimenti di produzione delle industrie tessili. I sistemi ERP e le interfacce software fuori dagli schemi per connettere diversi sistemi, sia nel laboratorio sia nell’amministrazione, devono oggi dimostrare i loro benefici agli utilizzatori. Adesso, ancora di più che durante periodi “normali”, i sistemi devono avere la capacità di aggiornare i software esistenti con nuove funzioni, invece di obbligare ad installarne di nuovi. L’abilità di molti sistemi di connettere diversi fornitori e le loro piattaforme individuali è ancor più necessaria. Si tratta di un’opportunità imprevista sia per i software open source sia per gli sviluppatori e per gli hardware con diverse interfacce possibili. Speriamo che il concetto di Industria 4.0 sia finalmente arrivato a manager e decision makers a tutti i livelli nelle imprese.
Ci sono anche degli aspetti positivi nell’impatto del Coronavirus sulla produzione tessile?
L’aspetto più importante riguarda la produzione di filtri e salviette in tessuto non tessuto e – soprattutto – di mascherine, con l’utilizzo di macchine tessili per produrre – in Germania – circa un milione di mascherine al giorno. Come associazione IVGT siamo in contatto diretto con i ministeri di Berlino, e con gli organismi dell’industria europea, per scambiare informazioni e conoscenze sulla questione della produzione di mascherine. Inoltre abbiamo creato un sito Web per i nostri membri, per scambiare e diffondere informazioni aggiornate sugli aspetti tecnici e legali. Al momento disponiamo di 15 standard PPE europei (= dispositivi di protezione individuale) online per il download. Oltre al tessuto non tessuto, vengono utilizzati oggi anche tessuti particolari per maschere, e una task force sta lavorando per creare nuove linee di produzione avviate grazie alla collaborazione tra diversi produttori tessili. I nostri membri che producono fibre consegnano ai produttori di tessuti e tessuto non tessuto, quindi il prodotto va agli impianti di finitura e ai membri SCT. Abbiamo aziende associate che hanno accelerato i nuovi sviluppi e altri che hanno cambiato radicalmente le loro linee di produzione, per superare le carenze attuali e future con la fornitura di DPI.