Indemar Spa. Nautica e industria a Genova dal 1972

Indemar Spa. Nautica e industria a Genova dal 1972

Intervista a Giampiero Lagorio – Fondatore e Amministratore delegato Indemar Spa

A cura di Luigi Torriani

INDEMAR Spa – Fondata nel 1972, con sede centrale a Genova (Busalla), è oggi tra le aziende italiane leader  nel settore della nautica e nei prodotti per l’industria e l’agricoltura.

Indemar (“in” come industriale e “mar” come marino) è conosciuta da tutti gli addetti ai lavori nel mondo della nautica ma ha anche – a partire dal 1993 – una divisione industriale. Quali sono i prodotti di punta nelle due divisioni (nautica e industria) del Gruppo?

Il Gruppo Indemar è diviso oggi in quattro società: la capogruppo Indemar Holding, Indemar Industriale (nata nel 1993), Indemar Technology e Indemar do Brasil (entrambe fondate nel 2012). Indemar Holding (Indemar Spa) è la società storica, ha un fatturato annuo (dato 2017) di 8 milioni di euro, produce accessori per yacht e super yacht e accessori per mezzi pesanti da strada e movimento terra, e ha tra i suoi maggiori clienti  Azimut, Benetti, San Lorenzo, Ferretti, CRN, CNH, IVECO, Terex e CAT. Indemar Industriale ha un fatturato di 5 milioni e produce cavi e leve per applicazioni industriali. Indemar Technology ha un fatturato di 500mila euro e costruisce e distribuisce Mini Cranes e macchinari specifici su richiesta. Indemar do Brasil ha un fatturato di 500mila euro e produce cavi e leve per applicazioni industriali per il mercato brasiliano. I nostri stabilimenti hanno una superficie di 5mila mq, abbiamo ad oggi 65 dipendenti e con Indemar Industriale esportiamo in tutta Europa, in Asia, Oceania e Stati Uniti. Con Indemar Holding lavoriamo invece ad oggi quasi esclusivamente per il mercato interno italiano, con vendite dirette e con una rete di agenti in tutte le regioni. Il 2018 sta andando molto bene, abbiamo acquisito nuove importanti rappresentanze, tra cui  SEASTAR (ex TELEFLEX) e i motori Textro, e – dopo anni di crisi – vogliamo tornare a crescere. Il mio obiettivo è di mantenere e anzi incrementare l’occupazione locale, restando sempre su standard qualitativi elevati e tenendo sempre aperti gli occhi sul fronte dell’innovazione. Il Gruppo INDEMAR è in continuo sviluppo ed è sempre alla ricerca di business futuri. Per il 2019 – posso già anticiparlo – sono in arrivo nuovi mercati e nuovi prodotti.

 

Nonostante la presenza di molte eccellenze come Indemar e di settori in buona salute come la nautica, l’economia italiana è oggi nel suo complesso un sistema fragile e in grave difficoltà. Quali sono secondo lei le ragioni del persistere della crisi? Quali sono le responsabilità della classe politica e quali le responsabilità degli imprenditori? E quali fattori e quali leve potrebbero essere alla base di una rinascita?

Non voglio dare giudizi generali, preferisco parlare della mia esperienza personale. Ho sempre cercato di portare avanti nella mia vita un’etica civile e cristiana, che impone a un imprenditore di pensare prima al bene di chi lavora con lui e poi al giusto profitto aziendale. Mi chiedono quali sono stati i segreti per resistere alla crisi in un contesto – quello italiano – che ha visto il fallimento e la chiusura di un numero impressionante di aziende negli ultimi anni. La mia risposta è molto semplice: non ci sono stati e non ci sono “segreti” o “trucchi del mestiere” per fronteggiare la crisi. Ci sono state invece e ci sono due caratteristiche, mie e credo di qualunque altro imprenditore che è riuscito – senza sotterfugi e senza azioni illegali – a tirare avanti nei momenti più difficili: il lavoro (tanto lavoro), e una visione etica dell’azienda che si concretizza in un rapporto corretto con i collaboratori, nel rispetto delle regole e delle leggi sia in materia fiscale sia in materia di sicurezza, ma anche soprattutto nella disponibilità dell’imprenditore a ricapitalizzare e finanziare l’azienda mettendo mano – quando è necessario – anche ai propri soldi personali. Io ho sempre fatto così, e questo – peraltro – è il motivo per cui gli Istituti Bancari si sono sempre dimostrati comprensivi e collaborativi nei nostri confronti. Altri imprenditori hanno fatto altre scelte, non hanno avuto il coraggio e la voglia di mettere mano al portafoglio quando era necessario farlo e sono stati quindi costretti – negli anni peggiori della crisi – a chiudere l’azienda. Non critico nessuno, rispetto le scelte di tutte, ma personalmente sono contento di aver tenuto duro nei momenti critici e di raccogliere già oggi i primi frutti di un mercato che sta lentamente tornando a crescere.

 

Quali sono i momenti più importanti nella sua lunga storia da imprenditore?

La mia passione per il mare e per il mondo della nautica nasce precocemente grazie a mio padre, con cui ho iniziato a lavorare all’età di 21 anni. La sua azienda, Marine Center S.p.A., era distributrice per l’Italia dei Motori Diesel General Motors per il settore nautico. Mio padre mi ha insegnato praticamente tutto sul mondo del lavoro ed è stato il mio grande maestro. Dopo dieci anni di esperienza commerciale nel Marine Center S.p.A., che nel frattempo era cresciuta enormemente, nel 1972 inizia la mia prima vera attività imprenditoriale. Il mio obiettivo era provare a vendere equipaggiamenti, non più solo motori, sia nel settore industriale sia in quello nautico. Così ho deciso di fondare Indemar, il cui nome significa appunto Industriale e Marino. A Genova, nel lontano 1972, nasce la prima azienda di quello che sarebbe diventato il Gruppo INDEMAR, e nel 1993 nasce INDEMAR INDUSTRIALE. Il nostro Gruppo può contare oggi su strutture a Busalla per oltre 5000 mq, con un magazzino dove il materiale è disponibile per la pronta consegna e con un efficiente servizio di spedizione. Sono molto contento dei risultati raggiunti e credo che buona parte del successo sia dovuto ai miei collaboratori (tra i quali vorrei menzionare Roberto Bardi, che è con me da 43 anni), e alla mia famiglia, in particolar modo mia moglie che mi ha sempre sostenuto e incoraggiato.



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