Transizione 5.0 e incentivi per le aziende. La parte software
Il piano Transizione 5.0 – programma finanziato con fondi del PNRR e del RepowerEU – è partito ufficialmente in Italia con il Decreto di Revisione PNRR italiano approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 Marzo 2024.
Fulcro della Transizione 5.0 è la RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI NELLE AZIENDE, con l’obiettivo primario di incrementare l’efficienza energetica e di promuovere l’adozione dell’autoproduzione di energia rinnovabile nelle imprese. Precisamente (comma 2 del Decreto Legge 2 marzo 2024, n.19): gli incentivi, sotto forma di credito d’imposta e agevolazioni fiscali, andranno alle aziende “che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici”.
È dunque necessario, per accedere al piano Transizione 5.0 (che prevede crediti d’imposta con percentuali fino ad oltre il 40%), effettuare investimenti in beni materiali (macchine, impianti, tecnologie) in grado di determinare un risparmio energetico.
Ma attenzione: il legislatore ha previsto di finanziare anche le spese in Formazione e le spese in Software che vengano effettuate nell’ambito degli investimenti per incrementare l’efficienza energetica della propria azienda.
Per quanto riguarda la Formazione (finalizzata all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per l’attuazione della transizione digitale ed energetica dei processi produttivi): il piano Transizione 5.0 prevede spese agevolabili purché non superiori al 10% degli investimenti totali ed entro un tetto massimo di 300.000 euro.
Per quanto riguarda i Software, sono considerati beni immateriali che rientrano nei finanziamenti del Piano 5.0 anche:
a) I software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici, dell’energia autoprodotta e autoconsumata.
b) I software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi e alle applicazioni di cui alla lettera a.
Qui entra in gioco Datasys Network, software house di Milano che è punto di riferimento per l’innovazione nelle PMI italiane.
Datasys, che già affianca le aziende nell’ambito dei bandi e dei finanziamenti del Piano 4.0 (bandi e finanziamenti ancora oggi in essere), è ora in campo anche nel contesto della Transizione 5.0, e in partnership con gli esperti della società Axist (azienda specializzata in gestione del credito, acquisto di pacchetti NPL e UTP e finanza ordinaria e agevolata) è in grado di assistere dalla a alla z le PMI italiane che – accanto agli investimenti green nel contesto della 5.0 – intendono potenziare la propria dotazione informatica e incrementare l‘efficienza della gestione dei processi produttivi.
È una grande occasione da non perdere, e che va colta al più presto!
Per qualsiasi informazione e approfondimento vi invitiamo a contattare il Direttore Commerciale di Datasys Antonio Falletta: antonio_falletta@datasys.it