Intervista a Carlo Cavallero – Presidente Yanmar Italy Spa
YANMAR – Multinazionale giapponese fondata nel 1912, Yanmar è l’azienda leader nella produzione di motori e macchine industriali e agricole. La divisione italiana del Gruppo – Yanmar Italy Spa – ha sede centrale a Cassago Magnago, in provincia di Varese.
Yanmar opera con successo in sette settori: motoristica industriale, motoristica grandi motori, nautica, agricoltura, edilizia, sistemi energetici, componenti. Quali sono i prodotti di punta e le aree di business più interessanti per il Gruppo?
Nel gruppo Yanmar le due aree di maggior peso – dal punto di vista dei fatturati – sono sempre state e sono ancora oggi i motori e l’agricoltura. Ma negli ultimi anni – seguendo un trend consolidato – abbiamo portato avanti investimenti importanti anche in altri settori, aggiungendo in particolare la business unit relativa all’energia, che è ancora in fase di startup ma che è molto promettente per il futuro. All’interno dei due macrosettori che costituiscono il core business di Yanmar (motori e agricoltura) ci sono molti prodotti, tutti ben posizionati sui mercati, con una leadership in questi comparti: motori per imbarcazioni commerciali e da diporto, motori industriali, trattori e macchine agricole, escavatori. Non esistono prodotti specifici su cui il Gruppo si sta orientando, ma c’è – in generale – una forte attenzione a tutte le innovazioni relative alla propulsione, perché tutte le nostre divisioni hanno come denominatore comune il motore diesel, e le novità su questo fronte possono quindi avere ricadute positive su tutti i settori nei quali operiamo.
I temi del rispetto dell’ambiente e dell’ecologia sono da sempre centrali in Yanmar, e uno dei motti del fondatore – Magokichi Yamaoka – era: “risparmiare carburante vuol dire servire l’umanità”. Dal punto di vista della sostenibilità quali passi sono stati fatti negli anni e quali innovazioni sono state introdotte?
Tutte le unità di business di Yanmar sono spinte a crescere creando prodotti che siano in linea – o meglio ancora superiori – rispetto alle vigenti normative ambientali e relative al risparmio energetico. Data l’ampiezza della nostra offerta, non mi soffermo su innovazioni specifiche. Basti dire – in generale – che nello sviluppo di qualsiasi prodotto targato Yanmar il rispetto delle leggi sull’ambiente e la ricerca finalizzata a una riduzione dei consumi sono punti non negoziabili, e i prodotti sono sottoposti a verifiche continue e molto stringenti prima di essere immessi sul mercato.
Yanmar è una grande multinazionale, con oltre 15mila dipendenti. Quali sono i siti produttivi e commerciali più importanti nel mondo, e che ruolo ha l’Italia all’interno del Gruppo? Quali sono le caratteristiche e i punti di forza di Yanmar Italy Spa?
Yanmar è sempre stata una multinazionale e ha iniziato negli ultimi anni un percorso di ulteriore internazionalizzazione del business, con una continua crescita che fa leva sugli alti livelli di qualità, servizio e flessibilità che sono ormai richiesti da tutti i mercati. Partiamo comunque da un dato: il Gruppo è fortemente radicato in Asia e in particolare in Giappone, e ancora oggi circa il 70% del fatturato è sviluppato nelle regioni asiatiche. Il restante 30% del fatturato Yanmar è suddiviso più o meno in pari misura tra EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa) e Americhe. I centri produttivi e commerciali più importanti sono quindi concentrati nell’area asiatica, soprattutto in Giappone e in Cina. Ciò detto, anche al di fuori dell’Asia ci sono distretti produttivi e commerciali notevoli e in forte crescita, e tra questi possiamo annoverare certamente Yanmar Italy, che è ormai una realtà consolidata e che ha una prerogativa esclusiva all’interno del mondo Yanmar: è l’unico centro produttivo al mondo per i motori raffreddati ad aria. In questo senso Yanmar Italy ha certamente un ruolo strategico all’interno del Gruppo, e ha un’importanza superiore rispetto agli altri centri produttivi e commerciali europei e americani di analoghe dimensioni.
Come ci si muove all’interno di una realtà industriale delle dimensioni e della complessità di Yanmar? Quali sono i rapporti tra i dirigenti e che tipo di comunicazione c’è con la proprietà? Quali sono i vantaggi nell’essere parte di un grande Gruppo internazionale e quali sono le difficoltà dal punto di vista operativo e professionale?
Io credo che oggi – per essere competitivi nel mercato globale – sia assolutamente necessario poter accedere a risorse tecniche e finanziarie che soltanto gruppi industriali di grandi dimensioni sono in grado di garantire. Fino a qualche anno fa fa era ancora possibile essere al tempo stesso piccoli, indipendenti e competitivi, ma oggi non è più così: sul mercato i piccoli muoiono, oppure stanno in piedi a stento e si limitano a sopravvivere, oppure entrano a far parte di realtà di dimensioni maggiori. Di difficoltà o criticità legate all’essere parte di un grande Gruppo internazionale francamente non ne vedo. Vedo solo pregi e vantaggi: Yanmar Italia ha la possibilità di sviluppare sinergie che consentono di mantenere un livello di competitività tecnologica e finanziaria ai più alti standard, possiamo utilizzare e sfruttare le risorse e le capacità di un Gruppo che per dimensioni si colloca tra i maggiori player mondiali del settore, e al tempo stesso possiamo contare sulla necessaria autonomia decisionale, che ci viene sempre garantita.