Il settore IT in Italia. Come è andato il 2023, come andrà il 2024
Il settore IT in Italia. Come è andato il 2023, come andrà il 2024
Per quanto riguarda il 2023, il Report annuale di Assintel (l’associazione nazionale di riferimento delle imprese ICT e digitali, aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia), segnala un quadro nel complesso positivo, ma con alcune ombre.
Nel 2023 il mercato ICT Business ha raggiunto in Italia la cifra di 39 miliardi di euro, con una crescita del 4,8% rispetto al 2022, risultato di una stagnazione (-0,8%) del segmento delle Telecomunicazioni e di un aumento importante del segmento che qui ci interessa, quello dell’Information Technology – IT (+5,8%), che beneficia di investimenti crescenti – da parte delle aziende – sia per quanto riguarda i servizi IT (+5,2%), sia – soprattutto – per quanto concerne la spesa in software e ERP (+11,8%), mentre le vendite di hardware, frenate anche dal diffondersi di soluzioni in Cloud e Hosting, scendono dell’1,5%.
Come andrà il 2024? Secondo il Report di Assintel sarà un anno di ulteriore crescita per il mondo IT italiano, con un +8,4% rispetto al 2023, e con il 29% delle imprese che andrà ad aumentare significativamente gli investimenti nel processo di digitalizzazione aziendale.
Si intravedono dunque ottime opportunità per gli operatori di settore, ma con alcune ombre, e in particolare due:
1. LE PICCOLE AZIENDE ITALIANE NON INVESTONO ABBASTANZA
Mentre le grandi imprese (cioè le aziende con oltre 249 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro) investono per migliorare l’ecosistema digitale aziendale, e nel 93% dei casi nel 2024 continueranno ad investire in nuove tecnologie informatiche, questa percentuale scende al 38,7% nel caso delle medie imprese (da 50 a 249 occupati, con un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro) e delle piccole imprese (da 10 a 49 occupati, con un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro), e crolla al 25,8% nel caso delle micro imprese (meno di 10 occupati e un fatturato inferiore a 2 milioni di euro).
Ancora oggi l’8,5% delle aziende italiane, per un totale di 130mila imprese, per la quasi totalità dei casi piccole o micro, viene definita “in completo digiuno digitale”, ovvero priva di sistema ERP per la gestione aziendale o dotata di gestionali incompleti e del tutto obsoleti. In questi casi i principali freni agli investimenti sono due: la mancanza di cultura e di competenze digitali (è così nel 32,4% dei casi) e la scarsa disponibilità finanziaria (è così nel 31% dei casi).
2. IN ITALIA SI INVESTE POCO IN INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Mentre a livello mondiale la spesa IT, secondo le stime di Gartner, nel 2024 sarà trainata dagli investimenti in soluzioni di Intelligenza Artificiale e dovrebbe raggiungere la cifra di 5,1 trilioni di dollari (in aumento dell’8% rispetto al 2023), in Italia – secondo il Report di Assintel – soltanto il 7% delle aziende sta investendo o sta pianificando di investire in AI, con una percentuale che addirittura crolla al 2% per quanto riguarda le soluzioni di Blockchain/NFT.
Datasys Network è il punto di riferimento delle aziende italiane che vogliono investire per migliorare la propria efficienza informatica, e viene incontro alle esigenze anche delle piccole aziende, con soluzioni ERP scalabili, utilizzate con successo sia nelle grandi imprese che nelle PMI.
D’altro canto Datasys, software house italiana di riferimento fin dal 1981, sta investendo oggi anche sul fronte dell’integrazione tra il gestionale aziendale e le nuove piattaforme di Intelligenza Artificiale, con soluzioni all’avanguardia sia in ambito Finance che nella gestione della produzione industriale.